Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

e ai gesti. I pazienti riceveranno parole interpretative che non riguarderanno solo il significato delle loro parole, ma anche quello degli atteggiamenti e dei movimenti del corpo. All'interno di una tale particolare attenzione da parte degli analisti, i pazienti sarebbero condotti a descrivere la particolare configurazione dei loro «enveloppes» e, allora, gli analisti potrebbero cercare di svelarne il significato inconscio. Questa possibile presa di coscienza del significato degli «enveloppes» sarebbe una tappa importante verso la comprensione dei difetti nel campo del funzionamento dell'Io. Interessanti per la nostra tesi sono anche le riflessioni relative agli effetti dei traumi avvenuti precocemente nelle relazioni tra madre e bambino: i traumi precoci provocherebbero distorsioni degli «enveloppes» psichici e impedirebbero il costituirsi della fantasmatizzazione. Questi traumatismi originari concernono specialmente delle alterazioni delle opposizioni distintive primarie: sensoriali, chinestesiche, ritmiche. Questo, benché non verbale, è da considerarsi come materiale psicoanalitico, allo stesso modo dei sogni, dei fantasmi, dei lapsus che sono strutturati attraverso il linguaggio13 . Lo studio dei significanti formali si situerebbe, a livello metapsicologico, piuttosto nella dimensione topica che in quelle dinamica e economica e riguarderebbe lo spazio psichico, la confusione degli oggetti e del loro posto nello spazio e la deformazione dello spazio in loro prossimità. Anche il problema costituito dalla difficoltà di riunire sensazioni diverse su uno stesso oggetto (lo psicoanalista) potrebbe essere considerato da questo punto di vista. Si ritrovano intrecciate e forse strutturalmente inscindibili una nostalgia di un'infanzia che avrebbe potuto es232

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