Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

e dello scheletro, la funzione biologica dell'holding, la funzione psichica derivata da un'interiorizzazione dell'holding. Ognuna di esse si appoggerebbe all'altra. Ci interessa mettere l'attenzione, particolarmente, sulla funzione biologica dell'holding materno. Questo holding è, per Anzieu, primariamente «biologico»; l'Autore non esclude ovviamente il fatto che sia la psiche della madre ad assicurare la stabilità dell'holding fisico, ma questo è purtuttavia necessario in quanto tale. L'appoggio esterno sul corpo materno porta il bambino alla conquista dell'appoggio interno sulla colonna vertebrale, come spina solida che permette di raddrizzarsi. Uno dei nodi anticipatori dell'Io come soggetto attivo («Je») consiste nella sensazione-immagine di un fallo interno materno o più genericamente genitoriale che assicura allo spaziomentale in via di costituzione, un primo asse, dell'ordine della verticalità e della lotta contro la pesantezza, che prepara l'esperienza di avere una vita psichica per proprio conto. È addossandosi a tale asse che l'Io può mettere in atto i meccanismi di difesa più arcaici, come la scissione e l'identificazione proiettiva. Ma può addossarsi con tutta sicurezza a tale supporto solo se, mediante il corpo, è sicuro di avere delle zone di contatto stretto e stabile, con la pelle, i muscoli e le palme della madre [...] e, alla periferia della propria vita psichica, un circondarsi reciproco con lo psichismo della madre [...] . 5 È cioè necessario che la madre non solo pensi al figlio, ma lo tocchi, lo sostenga etc. Lo sviluppo del bambino necessita della presenza di questo livello di rapporto madre/figlio provvisto di una propria autonomia. Ci sembra di cogliere qui una differenza sostanziale con il pensiero di Lacan. Ma, prima di procedere nella direzione di questo confronto, riflettiamo su una delle altre nove funzio225

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==