Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

il continuo ripetersi di esperienze gioiose collegate al movimento e alla creatività porta all'apprendimento di schemi comportamentali liberi da spasmi. Questo processo è sempre in certo modo collegato con qualche aspetto della bellezza. 3) Il rapporto con la madre. Non c'è terapia coronata da successo senza la collaborazione dei genitori, e in primo luogo della madre. Con i balbuzienti, calmare l'ansia della madre è un importantissimo obiettivo terapeutico. Quando il bambino balbetta da molto tempo può instaurarsi un circolo vizioso tra madre e figlio. La balbuzie del bambino provoca nella madre ansia, che a sua volta fa aumentare la balbuzie del bambino. Sia nel caso di George sia in quello di Gabriel i colloqui con le madri furono cruciali. 4) Importanza degli aspetti acustici. Poiché nella balbuzie è fortemente implicata la voce, vorrei sottolineare l'importanza degli elementi acustici nella terapia. Un giusto ritmo di suono e silenzi conferisce alla seduta una sua atmosfera acustica: ci sarà il suono del gioco da un lato, la tonalità e la linea melodica del parlare dall'altro. Il tono morbido del terapeuta induce un tono morbido nel paziente, e questo tanto in senso letterale, quanto in senso metaforico (A. Freud). Sarah Klaniczay 222

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