Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

pregò di aiutare il bambino e disse che sarebbe venuto con lui tutte le volte che lo avessi richiesto, anche se per questo avrebbe dovuto impegnare tutta la giornata. Mi chiese che cosa pensassi del caso di Gabriel e io lo incoraggiai. Ci salutammo, ma poco dopo ritornò per chiedermi se sapevo dov'era la scuola specializzata per bambini con disturbi del linguaggio: Gabriel sarebbe dovuto andare a scuola di lì a tre anni e bisognava premunirsi. La terza volta il bambino entrò nella stanza da solo. Scelsi tra le bambole «un bambino» e «una bambina», preparai un pene di plastilina per «il bambino» e disegnai una riga sulla «bambina». Gabriel disse: «Devi fare un pene per la bambina, non per il bambino!», dopodiché gliene fece uno egli stesso, dicendo: «Il bambino non vuole il pene!». Poi fece sedere il bambolotto sulla «tazza» e quest'ultimo «si mise a urlare». Io chiesi: «Cosa è successo?». Gabriel rispose: «Il bambino è caduto nel gabinetto e non può uscire». Lanciai una corda al bambolotto per aiutarlo e gli dissi di aggrapparsi. Alla fine riuscimmo a tirarlo fuori. Gabriel era molto eccitato: corse fuori, per andare al gabinetto a sua volta, dicendo: «Torno subito!». Nella seduta successiva continuò a togliere il pene al bambolotto e a staccare la testa ai serpenti. Io interpretai in questo modo: «Forse per il bambolotto è meglio stare senza pene perché così non deve preoccuparsi continuamente di quello che potrebbe capitargli di brutto». Un'altra volta parlai con lui della differenza tra i sessi. Un'altra volta ancora giocammo a «lavare i capelli». «Il bambolotto non ha paura di stare in acqua?», «Sì, che ne ha!», «Di che cosa ha paura?», «Che arrivi un grosso pesce e glielo stacchi», «Cosa? Il pene?», «Sì. È di questo che ha sempre paura». Poi suggerii: «Proviamo a disegnarlo, questo pescione terribile?», ma Gabriel rifiutò dicendo: «Meglio disegnare qualche altra cosa!». Giocavamo a tutto quello che è possibile giocare, in tutti i modi possibili, nella stanza o fuori in giardino. Dise215

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