ne ciascuno, durante i quali il bambino venne tutti i giorni, poiché i genitori si erano fermati a Budapest. A) ANAMNESI. Gabriel aveva tre anni e mezzo quando lo incontrai e balbettava in modo gravemente spastico già da un anno. Impiegava minuti interi per pronunciare una parola, talvolta senza riuscirci, finché rinunciava e se ne restava zitto. Era straordinariamente bello, ricciuto, con grandi occhi blu dal taglio delicato e un viso intelligente. Dall'anamnesi emergono alcuni dati importanti. È primogenito, nato senza complicazioni. La madre lo aveva allattato per quattordici mesi ed era tornata al lavoro subito dopo averlo svezzato. Era un'avvocatessa molto occupata e aveva affidato il bambino alle cure della nonna. Gabriel iniziò a camminare a 1 O mesi e altrettanto precocemente a parlare. A un anno e mezzo parlava chiaramente usando intere frasi. A due anni e mezzo aveva acquisito il controllo degli sfinteri con alquanta difficoltà (se ne era occupata la nonna cui era abitualmente affidato). Non è un gran mangiatore e ha tendenza alla stitichezza. Ha una camera da letto tutta sua e nessun problema di sonno. Non ha mai avuto malattie di rilievo. È destro. Il bambino ha un ottimo rapporto col padre. La madre riferisce che il marito ha un bisogno eccessivo di lavarsi le mani. Gabriel ha un'amica di 5 anni, Eve, con la quale gioca molto spesso, sebbene litighino perché alla bambina piace abbracciarlo e baciarlo. Gabriel ha paura di farsi lavare i capelli in casa (non vuole allungarsi nella vasca da bagno), tuttavia permette che glieli lavi il barbiere purché nel frattempo la madre lo tenga per mano. Non ci furono traumi evidenti nel periodo immediatamente precedente la comparsa della balbuzie. Il sintomo si manifestò al ritorno da una vacanza di due settimane sul lago Balaton. 213
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==