Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

anni nella quale la balbuzie si accompagnava a una fobia degli insetti (Kolansky). La terapia della balbuzie dei bambini in età prescolare è di estrema importanza dal momento che è provato statisticamente (su scala mondiale) che nell'84% dei casi questo disturbo ha origine proprio in questo periodo (Sovak 1963). Un intervento tempestivo, quindi, può evitare problemi che altrimenti sorgerebbero inevitabilmente più tardi. La mia stessa casistica proviene quasi tutta da casi relativi a bambini di questa fascia d'età. Il gioco come terapia della balbuzie Il gioco è strumento importante della psicoterapia analitica dei bambini. Il bambino piccolo esprime spesso col gioco piuttosto che con le parole le sue esperienze, i suoi traumi, i suoi desideri e le sue paure. Tutto ciò che il bambino dice oppure realizza col gioco deve essere considerato materiale analitico. I nessi occulti che provocano i sintomi possono essere compresi in base a questo materiale, parte del quale viene interpretato al momento opportuno e a un livello adeguato all'età del bambino stesso. In psicoanalisi è dato d'esperienza comune che il sintomo migliora e il paziente inizia a sentirsi meglio quando un nesso occulto diventa cosciente. Sappiamo che diversi fattori agiscono contemporaneamente nella formazione dei sintomi. Dobbiamo cogliere il punto in cui le dinamiche che sono alla base del sintomo si mostrano nel modo più chiaro possibile. Nella terapia dei bambini è importante dare un sostegno all'Io mentre ci si occupa dell'esplorazione dei contenuti inconsci. La conoscenza delle dinamiche di sviluppo dell'Io nei vari stadi della vita del bambino è -come sostiene Anna Freud - imprescindibile per il terapeuta (A. Freud). 209

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