È attraverso questa serie di connessioni dalle quali nasce il mutamento della memoria da sensoriale (la madeleine) a sensuale (il bacio nutritizio) che si svolge l'insight sugli oggetti interni, sulle correlazioni tra allora ed ora che trasformano il bisogno infantile (concreto, di succhiare e di latte) nell'atteggiamento dell'adolescente con le caratteristiche del devoto e perverso (amore idealizzato e perverso). La marchesa in questione mi consigliò di non restare al fresco e giunse ad aprirmi la porta di un gabinetto dicendomi: «Non volete entrare? eccone uno bello pulito, per voi sarà gratis». Lo faceva, forse, con la stessa semplicità con cui le commesse di Gouache, quando andavamo a fare un'ordinazione, mi offrivano certe caramelle che tenevano sul banco, protette da campane di vetro, e che la mamma, ahimè!, mi proibiva d'accettare; fors'anche, meno innocentemente, come la vecchia fiorista alla quale si rivolgeva la mamma perché riempisse le sue «giardiniere» e che mi dava una rosa facendo gli occhi dolci. In ogni caso, se la «marchesa» tradiva un debole per i ragazzi, schiudendo loro la porta ipogea di quei cubi di pietra dove gli uomini stanno accovacciati come sfingi, doveva perseguire in questi suoi atti di generosità non tanto la speranza di corromperli, quanto il piacere che si prova nel mostrarsi vanamente prodighi verso chi si ama, dal momento che accanto a lei, tranne una vecchia guardia forestale, addetta al giardino, non ho mai visto nessun altro visitatore. Allo stesso modo come la sonata di Vinteuil, connessa ossessivamente con l'immagine del Narratore che spia l'accoppiamento perverso di Mademoiselle Vinteuil, ri- · collega la sensualità distruttiva adulta colle ambivalenze e le identificazioni proiettive connesse alle canzoni materne dell'infanzia. 233
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