. . . . . . . sponibile in rapporto aHa fine dell'analisi o aUa morte) ' e il giusto momento; o timing, dell'interpretazione, e cioè il· momento in cui l'affiorare della memoria può essere utilizzato neU'hic et nunc transferale. In questo sens� la.situazione psicoanalitica è una sit�azione in-temporale in ciii le memorie del passato si ancorano ai punti di interferenza nel presente, e la relazione. trànsferale è Uno spazio . . intermedio tra la memoria del conflitto passato (tempo . soggettivo) ed il conflitto pr:esente (tempo oggettivo). · · La memoria di cui si è parlato, quella che nel processo · analitico si sviluppa nel collegare, nelrintemporalità del1'analisi, il conflitto passato e la frizione transferale pre� sente, è certamente propiocettiva, come dire sensoriale,· come si conviene a quella memoria che ha la funzione di · ricollegare gli oggeÙi interni, le parti di sé, di integrare la propria percezione di sé che riguarda il complesso psiçhesoma, di ritrov<1re e di ricostruire, non di trovare e co- . struire, e cioè di formare l'identità: così come avviene nello svolgersi degli eventi interni a formare la compiuta.· identità creativa dèl Narratore della Recherche, da cui . prenderemo alcuni esempi. . La famosa «madeleine» di Proust, col suo richiamo gu.: stativo, sensoriale, è una evenienza comune in analisi, e momenti di questo tipo sono, nella seduta analitica, momenti privilegiati che riportano all'attuale momenti dello sviluppo libidico e della percezione e dello handling degli oggetti (investimento, perdita, ìntroiezione) nei passaggi delicati, come, in questo caso, quello adolescenziale. E tutt'a un tratto il ricordo è apparso davanti a me. Il sapore, era quello del pezzetto dì inadeleine che la domenica mattina a Combray (perché nei giorni di festa non uscivo di casa prima dell'ora della messa), quando andavo a dirle buongiorno nella sua camera da letto, ziaLéonie mi offriva dopo averlo intinto nel suo infuso di tè o di tiglio.La vista della piccola madeleine non 231
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