Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

re di intervenire sul bambino mentre non potremo mai modificare ciò che fa la madre della sua prima infanzia. Quando un bambino autistico è in analisi, il miglior aiuto terapeutico che può essere offerto ai genitori è quello teso ad aiutare il padre a sostenere la madre bisognosa di riacquistare sia la fiducia in se stessa che l'amore per quel suo figlio che sta uscendo dalla malattia. Osservazioni conclusive Dopo l'esperienza del «buco nero con la brutta puntura» di John, il mio lavoro ha preso una direzione nuova. Sono diventata via via più consapevole degli stati primari dell'autosensualità sia nelle manifestazioni normali che patologiche. Questo diverso sviluppo, ricavato da un intenso lavoro psicoanalitico con bambini autistici, mi ha fornito una dimensione più profonda per alcune altre psicopatologie. Ciò che ho imparato dai bambini autistici ha gettato luce sui bambini schizofrenici, sui bambini con carenze di origine ambientale, sui pazienti fobici e schizoidi, sulle malattie psicosomatiche, sui tratti ossessivi ed anche su parti nascoste di me stessa. Lo scritto della Klein su Dick conteneva alcune di queste possibilità. Apriva una strada e rileggendolo mi sono resa conto di quanto siamo debitori alla sua lungimiranza, tutti noi che lavoriamo con i bambini psicotici. Fu soprattutto per il suo esempio e per le sue intuizioni che abbiamo avuto il coraggio di intraprendere questo lavoro. Frances Tustin 224

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