In Melampus troviamo la stessa forza di attrazione, esercitata questa volta da un cane su Liza, una ragazza americana «giovane, bella, amata, sana e anche ricca». La metamorfosi avviene per gradi, quasi impercettibile all'inizio, poi sempre più evidente. Giorgio, l'amante di Liza, ne annota sul diario i particolari: «Mi ha girato intorno come a captare odori che solo lei sentiva». Il gironzolare e l'annusare di Liza sono il primo segno che qualcosa di strano sta accadendo. Nei giorni successivi, Liza dorme su un tappeto ai piedi del letto, morde la mano del suo amante, gli lecca il naso con «un ringhio disumano di felicità». Il sospetto che Liza stia diventando un cane diventa certezza quando il gatto dei vicini, entrato dalla finestra, soffia di spavento alla vista della donna sdraiata su un divano. Ancora una volta, la testimonianza decisiva viene da un animale, che riconosce immediatamente il suo simile. Liza e Giorgio si erano incontrati a causa di un cane, il Melampus che dà il titolo al romanzo. Giorgio, uno scrittore italiano da qualche mese a New York, porta Melampus a Central Park, per affidarlo a qualcuno che se ne prenda cura in sua assenza. Ma c'è un equivoco: quella persona, Liza, si presenta all'appuntamento portando una cagna della stessa razza, col solo scopo di far accoppiare i due cani. I cani mostrano un estremo disinteresse l'uno per l'altro. Non così Liza e Giorgio. Melampus è dunque la storia «di due persone che si conoscono per via di due cani, e immediatamente finiscono per far loro quello che i due cani non vogliono fare»20 . La coppia si trasferisce fuori città e inizia un ménage esclusivo e coinvolgente. Giorgio rimanda la partenza per vivere «nelle condizioni che tutti i cattivi scrittori sognano: in una casa di campagna, con accanto una donna giovanissima e innamorata»21 • 216
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