Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

del fantasma come se si trattasse di un fenomeno assolutamente naturale. C'è l'olio per il cigolar di catene, lo smacchiatore per la chiazza di sangue rappreso sul parquet. Alla fine, la praticità americana riesce ad aver ragione del povero fantasma inglese, ridotto sull'orlo di una crisi nervosa. Un suggerimento sull'attitudine del signor Tebrick di fronte alla volpe viene da Garnett stesso. Sappiamo che la coppia trascorreva tranquille serate tra una partita di picchetto, un po' di musica, la lettura ad alta voce di qualche romanzo. Sappiamo anche che al momento della trasformazione in volpe i signori Tebrick sono sposati da un anno soltanto. Ma nonostante questo, la passione amorosa non trova spazio in questo legame, pur definito «felicissimo». All'intimità tra marito e moglie, soltanto un accenno da parte della vecchia nutrice, secondo cui la signorina Silvia era stata «sempre un po' selvatica in fondo al cuore». E il narratore commenta: «questo, solo il marito poté accertarlo» 8 • Il legame che unisce il signore e la signora Tebrick appare quindi simile a quello descritto da Saki tra due anziani coniugi, Egbert e lady Anne, nel racconto La reticenza di lady Anne9 • Egbert si avvicina al salotto dove la moglie lo attende per il tè «con l'aria di un uomo che non sa bene se sta per entrare in una colombaia o in una fabbrica di bombe, ed è preparato a tutti e due gli eventi»10 . Questo - ne siamo certi - è anche lo spirito con cui il signor Tebrick si era avvicinato alla moglie durante la loro vita matrimoniale. Lo spirito di un uomo preparato a tutto. Anche - perché no? - a vivere con una volpe accanto. «Dopotutto, non sono che un uomo», insiste Egbert con lady Anne, segnando con questo la sua definitiva presa di distanza di fronte all'imprevedibilità femminile. E men209

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