Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

ratore, né il marito sono in grado di fornire particolari · sull'accaduto, collocato da Garnett ai margini della scena. Inizia una convivenza con la volpe che durerà fino alla morte di lei. Tu sei mia moglie - continua a ripeterle il signor Tebrick - e io mi prenderò cura di te. Per prima cosa licenzia la servitù: gli sembra indispensabile proteggere la volpe dagli sguardi altrui. Ciò che per un marito devoto è naturale - pensa il signor Tebrick - può non esserlo affatto agli occhi di un estraneo. In realtà le sue preoccupazioni sono infondate. Perché anche la vecchia nutrice di sua moglie non mostra sorpresa né meraviglia alla vista della volpe. Riconosce subito, nell'animale che sta accucciato sui cuscini e porta indossa una liseuse, la sua prediletta Silvia. Più tardi, la donna è colpita soprattutto dal disordine in cui si trova la casa, affidata alle cure di un uomo solo. Quanto alla volpe( si limita a far notare al signor Tebrick che «è una vergogna lasciarla correre in giro come un cane». Questo per lei è il solo elemento fuori dal comune. Intanto la signora Tebrick ha divorato un coniglio vivo e fatto a pezzi «tutti i suoi vecchi abiti[...] senza risparmiare nemmeno il vestito da sposa». Senza dubbio la vita con la volpe ha richiesto al signor Tebrick una notevole capacità di adattamento. Ma la straordinaria esperienza non lascia in lui nessun segno. Nelle ultime righe di Lady into Fox Garnett scrive che «lo sfortunato marito alla fine si riprese, riacquistò la ragione e visse fino a tarda età». I romanzi di David Garnett - scrive Elena Croce a proposito di Lady into Fox e A Man in the Zoo2 - «non hanno precedenti né parentele»3 • Ma a ben guardare qualche parentela esiste. L'atmosfera è anticipata da alcuni racconti di Saki, e ripresa - lasciando l'ampia area della letteratura dell'orrore - almeno da un romanzo e una short story 207

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