Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

ria», ma a ben guardare trascolorante nell'urlo d'orrore, dei briganti spaventati dal mostrarsi di «un unico animale sconosciuto e mostruoso». Nella favola infatti la motivazione dello spavento dei ladroni è ascritta al presentarsi improvviso alla finestra di unico animale sconosciuto (derivante dalla fusione percettiva di molti animali). Si tratta di un'allucinazione scatenata da qualcosa di traumatico contenuto nel fatto insolito, inaspettato, che gli animali si sono messi l'uno sopra l'altro per guardare. Qui c'è indubbiamente un'inversione di quello che si attua per ogni essere umano nella scena primaria, quando il bambino si protende per guardare il «l'uno sopra l'altro» del coito dei genitori, che però qui, nei più di due animali sovrapposti (però sempre pari: quattro) è l'innesco della visione intollerabile di tutta la serie dei coiti in fondo ai quali ogni essere vivente, anche l'umano, si trova. I briganti non sono in grado di decodificare razionalmente la percezione della verticalità degli animali l'uno sopra l'altro: vedono un unico animale con tante teste: ma è proprio questa la spiegazione dello spavento, del trauma: essi vedono che l'uomo è un animale sconosciuto fatto di tanti pezzi di altri animali. L'illustratore coglie (inconsciamente) questo fatto e pone una figura umana sotto alla colonna delle figure animali. Finora non ho parlato di un elemento importantissimo, e cioè della voce: quello che spaventa i ladroni è anche il fatto che gli animali tutti insieme emettono i loro versi («I, A, wau wau, miau, kikeriki!», questa è la versione "in tedesco", o se vogliamo «I, A, bao, miaochicchiricchì», "in italiano"), che diventano a loro volta «un unico verso sconosciuto». Anche la testa dell'uomo sotto le teste animali ha la bocca spalancata in un urlo di sgomento e di orrore. La poesiola dice che i briganti, dalla paura, rimasero muti (stumm). Ecco un'altra discendenza intollerabile, e forse la più intollerabile di tutte: la continuità tra la voce inarticolata dell'animale e la voce parlante degli esseri 202

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