legate alla voce; e lingue del nord, articolate, scritte, legate al lavoro: dietro a questa opposizione Derrida vede un polo, un «giro di linguaggio», un sistema generale di polarizzazione che investe anche i punti più freddi del nord, perché l'atto linguistico porta una traccia della passione dell'origine, e - noi possiamo aggiungere - il testo poetico la rende visibile. Derrida dice: Il linguaggio è una struttura - un sistema di opposizioni di luoghi e di valori - e una struttura orientata. Diciamo piuttosto, quasi per gioco, che la sua orientazione è una disorientazione. Si potrebbe dire una polarizzazione. L'orientazione dà la direzione al movimento riportandolo alla sua origine come al suo oriente . Ed è a partire dalla luce dell'origine che si pensa l'occidente, la fine e la caduta. .. 60 Eorientazione dà la direzione al movimento riportandolo alla sua origine come al suo oriente. Riconducendo dalla discesa alle origini qualche cosa che reca tracce della zona magnetica attraversata, la fantasia acustica svela un passaggio dall'orientamento all'oriente. Di nuovo vicino lontano, come nella tana segreta di bambino raggiunta per il tunnel che va dritto dall'altra parte del mondo, o come nella stanza della poesia dove attraverso i margini del foglio l'abitante entra nel luogo della scrittura, nella stanza azzurra, dimora poetica dell'Atlantide . Una registrazione apre allo scrivano Bernardo Soares la comprensione della stoffa: sul tavolo c'è solo il registro, e sul libro mastro riportate le cifre della stoffa. Ma attraverso la sua maglia invisibile «si aprono le porte dell'Indo e di Samarcanda». La comprensione della stoffa: a questo conduce il Discorso su Dante. 56
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