Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

proibizione e quindi della realtà - riconoscimento della realtà e quindi dei limiti, non cessano mai di essere due, ma la loro reciproca permeabilità è quanto mai varia, e il risultato è costruito dal fattore quantitativo di questa permeabilità. Essa è massima nella poesia, e ad essa mira la psicoanalisi basandosi sull'esperienza in situazioni standardizzate, osservazioni, ipotesi, tecnica, e quindi sulla scienza. Spesso il passaggio tra il progetto euforico di controllo dell'oggetto, e il riconoscimento della realtà con le euforie ed i lutti che comporta, è possibile solo attraverso un continuo lavoro di «working through». Freud ne aveva trattato nel 1913-14, aveva ripreso il concetto nel '25, ma con il lavoro del '37, e l'affacciarsi dell'idea della possibilità di un'analisi interminabile, esso veniva ad assumere significato: non si trattava più di sostituire l'Io là dove prima era l'Es, ma di operare un continuo lavoro di tessitura tra i diversi livelli dell'Io, così da garantirne l'attività sintetica e ripararne la scissione. D'altra parte, gli studi recenti relativi alla valutazione dei risultati terapeutici (Pfeffer, Norman, Schlessinger, ed altri) vedono il risultato positivo del trattamento nella capacità di questo lavoro, e quindi nella caduta del mito della perfettibilità (Gaskill e Weinshell, Thepittfall of perfectibilism, 1985). Quello che Gaskill e Weinshell chiamano «tremendous optimism» si può forse vedere ne Eawenire di un'illusione (1927), dove Freud giudica che la psicoanalisi possa in futuro rimediare in parte alle sofferenze della rinuncia ai desideri pulsionali, incesto, cannibalismo, voglia di uccidere, che la civiltà impone. «La voce dell'intelletto è fioca, ma non ha pace finché non ottiene udienza. Più e più volte pervicacemente respinta, riesce alla fin fin a farsi ascoltare... Il primato dell'intelletto va collocato in un futuro molto, molto lontano, ma probabilmente non infinitamente lontano». Ma non si vede come definire questo grande ottimismo se primato dell'intelletto vuol pur sem206

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