che coniugarsi, se è necessario, con l'impossibilità di una totale traduzione perché non sempre colui il quale interviene in un linguaggio particolare, è in grado di entrare completamente nella cultura materiale dell'oggetto: Da questo punto di vista lo studio della cultura materiale comporta un rischio, quello di una reificazione della civiltà. Nell'archeologia c'è una tendenza a materializzare l'umano, a passare dalla cultura dell'ascia da combattimento o dalla cultura del vaso a calice a una specie di personificazione dell'ascia da combattimento o del vaso a calice. Scienza degli oggetti, lo studio della cultura materiale deve sapere che l'oggetto è carico di più di un significato. Un vaso non esprime solo una tecnica e una funzione; con la sua forma, con la sua eventuale decorazione, risponde anche a scelte che sono pure di ordine sovrastrutturale; può avere, insomma, un significato sociale e attestare, nello stesso tempo, un sistema economico. Anche se solo la tecnica e la funzione sono di comprensione immediata e relativamente evidente, non bisogna dimenticare questi altri significati che l'oggetto racchiude20 • Un'opera d'arte da restaurare presenta questa polivalenza di significati e la scelta d'intervenire, spesse volte, non significa altro che far emergere un aspetto piuttosto che un altro del medesimo artefatto: la variabilità dei codici d'entrata, teorica e operativa, tende a sottolineare quelle funzioni estetiche e semantiche in sintonia con le attese, non solo di chi interpreta ma anche dei modelli dominanti, entro i quali è inserita una determinata opera d'arte. Ovviamente questo non deve significare sovrapporsi alle specificità del tempo e dello spazio dell'opera; in questa prospettiva l'interpretazione non è più l'attribuzione di un contenuto a una forma che ne sarebbe sprovvista, ma la parafrasi che formula in un altro modo il con221
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