Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

Certamente questo non dovrebbe essere il destino di un'attività così attenta alla storicità come quella del restauro; anche se la provocazione distruttiva di Baudrillard potrebbe essere salutare per rimettere in circolazione un'esteticità con confini e perimetri ben definiti. Definiti nel senso, comunque, di un'apertura linguistica verso un concetto di diversità culturale, soprattutto quando le attese degli interpreti, dei sistemi di decodificazione tendono a massificare i comportamenti culturali: Sia i'archeologia che l'antropologia e l'etnologia sottolineano l'esistenza di una diversità culturale basata sull'abilità del definire valori che riassumano il processo stesso dell'umanizzazione. Al contrario di altri animali, i cui schemi comportamentali sono determinati dalle loro specie, sono programmati secondo il codice genetico e sono omogenei con le popolazioni di allevamento, con qualche eccezione minore e locale, è tipico del1'essenza degli esseri umani il conformarsi a usi e valori delle società cui appartengono, società che, essendosi costituite nella storia, sono necessariamente uniche. Gli uomini non hanno raggiunto la dignità umana conformandosi ad una cultura generalizzata, e neppure hanno raggiunto i vertici delle loro realizzazioni ottenendo lo status astratto di esseri civilizzati. Essi hanno raggiunto l'umanità condividendo culture specifiche e civiltà particolari. Il concetto di valori poteva essere mantenuto solo in termini di tradizioni culturali specifiche19 • La specificità di una cultura si misura, soprattutto, attraverso i modi e i sistemi di rappresentazione, e in questo ambito è possibile cogliere le differenze e, nello stesso tempo, costruire alcune ipotesi di collegamento, di relazione dove l'identità culturale di ogni testimonianza non deve trasformarsi in un'immagine analoga al modello d'interpretazione dominante. Nel restauro, comprendere deve an220

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