Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

le del tempo si dava convegno. Tra gli «Apostoli», però si contavano soltanto fellows o undergraduates (anche detti «angeli») dei due maggiori Colleges, con preferenza per gli Etoniani: Leslie Stephen, Sidgwick, Marshall, Dickinson, MacTaggart, Oscar Browning, John Neville Keynes, e poi, ai tempi di John Maynard, Moore, Russell, Leonard Woolf, Roger Fry, E.M. Forster, Bob Trevelyan, furono tra gli «Apostles». La Società, originariamente fondata nel 1820 da un gruppo di amici «who wanted to work out a philosophy of life», univa all'attività di dibattito, un forte impegno di chiarificazione etico-morale. Sidgwick che ne fu attivissimo membro dal 1856 al 1865, aveva infuso il dibattito del caratteristico fervore etico vittoriano, rendendo espliciti gli argomenti e i dubbi che dominavano la coscienza collettiva storica: ovvero la definizione di «bene» nei suoi attestati astratti e sociali, il conflitto tra «bene» privato e pubblico, tra una vita «buona» e una «utile». Fu Sidgwick tra i primi a distinguere tra problema religioso e problema etico, facendosi portavoce, insieme a Leslie Stephen, Marshall e Neville Keynes, del dilemma religioso dei dons vittoriani, che culminerà in seguito per molti nella scelta dell'agnosticismo e nella conversione del voto fideistico in «social obligation». lmmuni dal drammatico travaglio di coscienza dei padri vittoriani, i nuovi «apostoli» edoardiani (molti di essi, come Adrian Stephen e Maynard Keynes, figli naturali dei fautori del nuovo corso spirituale) avrebbero fatto del legato intellettuale dell'agnosticismo un preliminare requisito all'edificazione di personali «religioni» di vita e di pensiero. La svolta neo-idealista impressa dall'arrivo di Dickinson e MacTaggart, aveva intanto contribuito a caricare di tinte neo-platoniche l'originario vincolo di amicizia che legava i membri della Società: l'amicizia da allora sarebbe stata intesa in senso «alto» come «una possibile comunione, basata sulla comprensione della natura essenziale 119

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