svelava nel modo più convincente tutta l'efficacia di una spiegazione razionale e rigorosa. Pochi esempi valgono più di molte generalizzazioni per dare un'idea dei modi sorprendenti in cui la vita degli insetti si intreccia con quella di alcune specie vegetali. Uno dei casi che più colpirono l'immaginazione di Darwin e dei contemporanei era il modo singolarissimo in cui veniva fecondata un'orchidea dell'America centromeridionale, denominata Coryanthes macrantha. Un naturalista tedesco, Hermann Criiger, ne aveva osservata la fecondazione nell'isola di Trinidad, nelle Piccole Antille, e l'aveva descritta nei termini seguenti. I fiori di Coryanthes sono spesso visitati da api del genere Euglossa. Queste api vi si recano apparentemente perché sono ghiotte di una parte del fiore che ha la forma di un labbro o labello: si accalcano infatti sopra il labello per cibarsene. Nella calca avviene che alcune api cadano dentro la parte sottostante del fiore. Questa ha la forma di una cavità in cui si trova un liquido abbondante secre- . to dalla pianta stessa. Il liquido appesantisce le ali degli insetti che, se vogliono allontanarsi dal fiore o riprendere il loro pasto, devono prima raggiungere a nuoto i margini di quel curioso bacino. Così facendo sono costretti a passare lungo uno stretto pertugio contiguo alla parte del fiore in cui si trovano gli organi della riproduzione: masse polliniche e stigmi. Quando l'insetto passa in quel punto una massa pollinica resta solitamente incollata al suo dorso. Recatosi su un altro fiore, e ripetendosi la stessa scena, l'insetto finisce per lasciare sopra qualche stigma la massa pollinica che porta con sé: si è reso così strumento della fecondazione dell'orchidea. Vicende del genere, anche se non questo caso particolare, erano state già studiate con sistematicità dai naturalisti del Settecento. Essi le avevano interpretate come testi227
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