Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

Per convincersene basta vedere come è stato tradotto nelle non molte edizioni italiane disponibili. Per i primi traduttori, forse fuorviati dalla traduzione francese che tenevano sott'occhio o da un certo ottimismo ottocentesco, la «riva intricata» di Darwin (entangled bank) era una «spiaggia ridente». Per un traduttore più vicino a noi, catturato da risonanze esotiche e dalla letteratura di viaggio, si tratta di una «plaga lussureggiante»; immagine che deve avere suggerito la variazione sul tema di un altro traduttore per il quale la riva è, più analiticamente e prosaicamente, una «rigogliosa ripa fluviale». Che Darwin scorgesse nell'animazione di quella sua riva qualcosa di francamente intricato, come le strade del labirinto o la lenza del pescatore che resta impigliata nei rami, è risultato particolamente difficile da ammettere per intere generazioni di lettori. E del resto Darwin stesso non ci assicura forse, sul finire di quel brano, che l'intrico è frutto di leggi e dunque di un ordine infine svelato dalla sua teoria? Nella straordnaria varietà di fenomeni al vaglio dei quali Darwin sottopose la teoria della selezione naturale, pochi attrassero la sua attenzione quanto gli intricatissimi rapporti che legano i fiori e gli insetti. Le diverse centinaia di pagine che egli pubblicò sull'argomento, le innumerevoli lettere che scambiò per una ventina di anni con botanici ed entomologi di tutto il mondo per acquisire nuove informazioni non lasciano dubbi circa la centralità del tema e la rilevanza delle aspettative di cui esso si era caricato ai suoi occhi. Fiori e insetti, con le loro forme variatissime, con le loro vite e storie evolutive singolarmente intrecciate, rappresentavano assai bene quel groviglio di rapporti tra gli organismi - oggi diremmo relazioni ecologiche - che la teoria darwiniana poneva con risolutezza al centro dell'attenzione. Nello stesso tempo, Darwin era convinto che proprio nello sbrogliare la difficile matassa dei rapporti tra fiori e insetti la sua teoria 226

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