non ha alcun punto di contatto con la «successione» inorganica. Una seconda e più radicale conferma della validità della nuova impostazione di Oehme viene offerta verbalmente dall'abbé Dicquemare nel 1776, da Johann Friedrich Blumenbach nel 1779, da Louis-Jean-Marie Daubenton nel 1782 e visivamente da Jean-Baptiste de Lamarck nel 1786, quando anche la scala biologica viene spezzata in due. Le serie vegetale e animale non corrono neanche parallelamente: la scelta, influenzata forse da AntoineLaurent de Jussieu (1778), è già vicina a quella della ramificazione, tipica dell'ordinamento ad albero - verso il quale, in effetti, Lamarck si orienterà successivamente. E presto si scoprirà (o ci si deciderà ad ammettere) che le due scale presentano soluzioni di continuità anche al loro interno. La terza e ultima conferma della validità della nuova impostazione di Oehme viene offerta da vari altri naturalisti che, intenzionc:!-ti a coprire settori più ampi della natura, riaffermano l'impossibilità di farlo prendendo in considerazione la totalità degli attributi corporei. Essi tracciano scale nuovamente estese ma molto particolari, fra le quali incontrano un grande successo quelle di un indice cranico, l'angolo facciale: ne disegnano Peter Camper nel 1791, Georges Cuvier e Etienne Geoffroy SaintHilaire nel 1795, ancora Cuvier nel 1797, Charles White nel 1799. Non mancarono resistenze a questo ridimensionamento della scala, relative sia al suo frazionamento sia alla sua specializzazione: ne offrirono, in particolare, von Wurmb nel 1780, il «secondo» Geoffroy Saint-Hilaire a partire dal 1795, Jussieu ancora nel 1803. Ma alla grande maggioranza dei naturalisti appariva ormai chiaramente, per usare le parole di White, che «l'inferiorità di un corpo relativamente a un carattere è accompagnata da una superiorità relativamente ad altri» (1799), ossia, per 207
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==