Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

verso il nazismo (non ci si deve interessare di politica) e l'atteggiamento da lei rilevato e sofferto durante la riunione extramoenia del gruppo sul nucleare: «She wanted to plead that we as people who are looking for truth and trying to study the uman mind, should now and not when it is too late try to discuss what happens to us that we can live happily and passively accept that we are going towards human destruction». Il cronista qui segnala applausi. Si risolleva così la questione del meeting estromesso, Limentani si giustifica col dire che sarebbe stata una prepotenza, simile a quella dei governi che qui si condannano, costringere tutti gli psicoanalisti a discutere un tema non condiviso. Nessuno, tra quelli che hanno applaudito la Sandler, obietta. Anzi, comicamente, interviene Antonio Santamaria (Messico) per inneggiare al successo del congresso, così intimamente attento alla vita, alla morte, alla guerra. Il lapsus contro-transferale non potrebbe essere più trasparente e più negato. Sì, se ne parla. Glover nel '46, Fomari - applauditissimo al XXV congresso degli psicoanalisti di lingua romanza - nel 1964 a Parigi. Oggi la Segal. Con un ritmo ventennale. Vede il vero Jean Baudrillard nel dirci che oggi la realtà della crisi è costituita da «una perpetua simulazione della crisi»? Ma che cosa si fa?. Ecco un'altra faccia del Lapsus. Anzi del ca-lapsus, di un vero e proprio collasso - come mi piace chiamarlo in quanto lapsus collettivamente condiviso - che ci fa assistere all'inerzia più totale nel passaggio dal dire al fare, dal decidere - a parole - all'eseguire operativamente. È vero, la Segal non tace ma alla fine si esaurisce nell'auspicare. E non si chiede - da psicoanalista - il perché di questa resistenza e come, usando la lente psicoanalitica, vincerla effettivamente. Un atto mancato anche questo compiuto da chi sa che la presa di coscienza non basta. Anzi, ne possono derivare nuove sottili, astutissime resistenze. Ci si assolve parlandone, ma non si cambia stile di vita. Simulazione della crisi. Un fenomeno antico nella vicenda del movimento psiconalitico. Meglio: una rimozione cronica. Di recente è apparsa presso Astrolabio la traduzione italiana - col titolo Il disagio della psicoanalisi, Otto Feniche! e i freudiani politicizzati - dell'opera diligentissima di Russel Jacoby, che in inglese suona The Repres209

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