Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

documenti Fornari, la polemologia e un lapsus della psicoanalisi «/ buoni a niente sono capaci di tutto» 1 - Perché queste pagine? Un giorno o l'altro mi deciderò a scrivere la storia nascosta e particolareggiata della fondazione- in italiano ed in chiave psicoanalitica- della polemologia secondo Franco Fornari. Dagli anni '60 ad oggi ho accumulato - e gelosamente custodito- una documentazione che considero preziosa. Sicuramente significativa. E per conoscere da vicino, nell'intimo, l'uomo Fornari come persona e come pensatore, e per far luce su un lapsus del ·movimento psicoanalitico. Per ora mi limito nell'accogliere l'invito di questa rivista a parlare di Fornari polemologo a proporre qui la trascrizione di un mio intervento alla giornata di studio su «la democrazia degli affetti secondo Franco Fornari» svoltasi a Milano nel giugno dell'86 (intervento che avevo intitolato: «Il figlio: Minotauro o tesoro?») unitamente ad uno scritto inedito, riservato al gruppo che - su iniziativa dell'ICOS (Istituto per la Comunicazione Sociale) di Milano - si era costituito per studiare interdisciplinarmente il tema del conflitto. Queste pagine - intitolate «Due modi d'idiozia (e d'ambiguità)» che risalgono al novembre dell'84 - riguardano l'ultimo impegno attivo di Fornari per scongiurare la minaccia nucleare. Negli incontri ICOS- pochi, perché alla stretta dei fatti quel gruppo si auto-liquidò- lo vidi fervidamente contento di poter confrontare le sue tesi con l'economista, il sociologo, il fisico, il semiologo, il filosofo. Ma anche desolato, alla fine, nel dovere arrendersi all'ennesimo esito di inconcludenza, triste epilogo di 206

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