che l'assassinio dell'Arciduca, avvenuto a Seraievo, avrebbe scatenato la I guerra mondiale: il Professor Freud (a dir la verità totalmente estraneo alla vita politica) osservò che se Franz Ferdinand fosse salito al trono, probabilmente ci sarebbestata una guerra tra Austria e Russia9 • Dal canto suo, Jones, che ricorda l'episodio, afferma che l'os�ervazione di Freud-il quale, il giorno prima aveva scritto a Ferenczi: «Mentre Le scrivo sono ancora sotto l'impressione dell'incredibile delitto di Serajevo, che avrà conseguenze imprevedibili»-sarebbe stata il segno che il pericolo di una guerra con la Russia «gli sembrava dunque diminuito»; e considera che, rispetto al giudizio espresso a Ferenczi, quest'ultima affermazione era da considerarsi «meno saggia»10 • Credo che si possa essere autorizzati a porre per lo meno in dubbio sia l'idea (a posteriori) dell'«Uomo dei lupi» sulla «estraneità» di Freud alla «vita politica», almeno nel caso particolare delle preoccupazioni già da qualche tempo da lui espresse sulla questione serba 11 , sia il commento di Jones. Non è infatti da escludere che la frase riportata dall'«Uomo dei lupi» fosse stata pronunziata da Freud ad hominem: nei confronti cioè di un paziente russo, appena uscito da un'analisi lunga e difficile, e che, del resto, egli sapeva in procinto di partire proprio per la Russia. Tra Serajevo e l'attacco austriaco alla Serbia doveva passare ancora un mese. Non ci è dato sapere quale potesse essere lo stato d'animo di Freud; ma l'attenzione con cui seguiva la preparazione, da parte di Abraham, del Congresso di Psicoanalisi previsto per il 20 settembre a Dresda, il primo dopo la rottura con Jung e con «gli svizzeri»; l'autorizzazione data alla figlia Anna, allora diciannovenne, di recarsi in Inghilterra; la sua st�ssa partenza, 107
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