Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

solo ad un vicolo cieco. Le micce dei controfuochi- i critici della scuola americana «pura» - «pragmatically orien:­ ted, intellectually skeptical, and socially aware (if politically uncommited)» (O'Hara 1983: 727), scoppiano per creare la rosa del consenso antiteorico. La liberazione dalla teoria, la restaurazione del regno della pratica avverrà nel nome della 'sanità' che sconfiggerà la pazzia con cui alcuni teorici della letteratura hanno infettato le menti di studiosi e studenti. 1.1 Come si è giunti all'infestazione straniera. Per comprendere come si sia giunti all'attuale spaccatura occorre fare qualche passo indietro e illustrare brevemente lo sviluppo delle teorie della critica letteraria americana dal New Criticism ad oggi. Per amore di concisione, si può dire che la scena letteraria americana negli ultimi vent'anni ha dato vita a diverse scuole che Peter Carravetta (1984:183) condensa nel seguente elenco: critica mitografica (N. Frye); contestualismo neocoleridgiano (M. Krieger); critica fenomenologica (Poulet); critica simbolista (F. Kermode); critica formalista (Wellek); critica strutturalista (Scholes, Culler); critica freudiana (H. Bloom); critica esistenzialista (il primo de Man); critica marxista (Jameson); critica sociologica (E. Said); critica storiografica (H.L. Levin); critica semiotica, critica ermeneutica (Hirsch); critica ontologica (Spanos)2. Molte di queste pratiche critiche non sono mai riuscite a tagliare i ponti col new criticism e con la concezione del testo poetico come sistema linguistico autonomo. L'influenza di critici come Cleanth Brooks, W.K. Wimsatt e gli stessi R. Wellek e A. Warren, autori del manuale Theory ofLiterature (1949), è stata duratura - se si considera 223

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