come denota il Mrs, che precede il nome e il cognome, non aveva alcun titolo di studio. Quel che nell'Autobiografia si era trovato ci aveva fatto intendere di studi di medicina molto desiderati ma mai intrapresi, a causa del precoce matrimonio, e di corsi di storia e d'arte seguiti presso l'Università di Vienna. Intanto però all'Aia, nel settembre 1920, Sandor Ferenczi le aveva presentato Karl Abraham. Frau Melanie Klein, Berlin La porta socchiusa al numero 14 di Bismarck Allee a Berlino, dove Karl Abraham viveva e lavorava, denota un'attesa impaziente e nel 1921, il 1° di novembre, Melanie Klein è già fra i membri Associati della Società Psicoanalitica di Berlino. Vi è giunta con poco bagaglio. Siamo oggi in grado di affermare che Klein quando, su invito di Abraham, giunse a Berlino, non aveva altra esperienza che quella di una lunga osservazione analitica condotta sul proprio bambino Erich, a noi meglio noto come Fritz.10 Nello stesso anno compare su «Imago» (Vol. VII, 21, p. 251) il primo saggio di Melanie Klein Bine Kinderentwicklung (Lo sviluppo di un bambino) e sul «Journal» la recensione fattane da Katherine Jones. La recensione è positiva, sebbene, del lavoro, colga l'aspetto più pedagogico e focalizzi il problema dell'educazione sessuale auspicando, in conseguenza, la creazione di asili infantili diretti da insegnanti addestrate in psicoanalisi.11 Il 19 maggio, 1921, Frau Melanie Klein presenta alla Società Disturbi di orientamento nei bambini12 e l'attività speculativa procede e si consolida nell'anno successivo. Il 24 gennaio 1922, con Un aneddoto nella vita di Walter Scott.13 Il 14 febbraio all'interno della Società si discute di casi clinici osservati al Policlinico. Klein presenta Una nevrosi della «domeni207
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