Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Per noi non è questo il punto. Uber Traum: gli anni di Budapest Dal 1911 al '19, sino cioè alla rivoluzione di Bela Kun, Melanie Klein vive a Budapest. «Mi sono gettata con tutta me stessa nella maternità e nell'amore per i miei figli, e mia madre che in quel periodo aveva perso la sua casa e era venuta ad abitare presso di me, mi è stata di grande conforto. Ho sempre saputo che non ero felice, ma non vedevo vie d'uscita». In quello stesso periodo, praticamente negli an�i che vanno dal '14 al '19, la psicoanalisi in Ungheria riceve un grande impulso grazie alla traduzione di molti lavori di Freud e alla pubblicazione di un volume che raccoglie gran parte degli articoli di Ferenczi sino ad allora usciti singolarmente.4 Il clima non è però completamente favorevole: se Miklos Sisa accoglie i lavori freudiani e scrive intorno ad essi, non mancano attacchi violenti. Ne è esempio il Prof. . Stephen Von Apàtly (eminente clinico) che definì Freud come «il rappresentante del pansessualismo ebraico».5 Comunque Totem e tabù è accolto con entusiasmo. Nel gruppo magiaro, da anni Geza Roheim si occupava dei primitivi e lstvàn Hallos, che lavorava attorno alla creazione artistica, ne ritrovava parimenti la genesi studiando «i poeti e gli artisti», i primitivi, gli alienati e i bambini. La psicoanalisi abbraccia e si estende in molti campi del sapere. Dal "Journal": «con poche eccezioni l'editoria ungherese, particolarmente a Budapest, guarda alla psicoanalisi con favore». Neppure la guerra ferma questo brillante avanzare. Si trova la possibilità di produrre «cum grano salis una letteratura attinente alla guerra» e intanto Sisa scrive un saggio «memorabile» sul lavoro di Freud Considerazioni attuali sulla vita e la morte6 • 205

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