Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

Silenzio.) (Désiré Kosztolanyi. Dal ciclo A szegény kisgyermek panaszai. I lamenti del povero piccolo) La pagina bianca figura come una specie di metafora visiva in una poesia di Endre Ady: (24) A Holnap A Manal mindig kiiliinb Holnap. (Il Domani Il Domani sempre più prezioso dell'Oggi) (Dal a boldogsagr6l. Canto della felicità) La pagina non scritta del Domani vi figura nelle sue due accezioni, astratta e materiale. Lo specchio, tema centrale della poesia di Mallarmé, appare nella forma di una realtà grafica in due versi successivi di Hérodiade: (25) HERODIADE: Assez! Tiens devant ce miroir O miroir! Eau froide par l'ennui dans ton cadre gelée... (Basta! Guardati in questo specchio O specchio! Acqua fredda per la noia nella tua gelida cornice...) (scena 2) I messaggi grafici sono accuratamente mantenuti dai traduttori di Erodiade. I versi ungheresi di Sandor Weores si specchiano l'un l'altro come i versi francesi. Allo stesso modo Jeno Dzsida si preoccupa di rendere il verso monosillabico sitz, «è seduto», con il verbo monosillabico ungherese ul allo scopo di rappresentare la coppia di rondini che il poeta tedesco Emst Toller scorge dalla finestra della sua 68

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==