organizzando la sua «teoria dei sistemi». L'approccio sistemico alla «realtà o euresi» (279) coincide con un raddensamento delle analogie e delle figurazioni geometriche o topologiche, con un ispessimento della maglia linguistica, cui corrisponde anche un infittirsi dei rimandi filosofici. Ma l'argomento della valenza ontologica dell'euresi è anzitutto utilizzato da Gadda in sede di poetica, per illustrare il tema, a lui caro, della pregnanza inarbitraria ed extrasoggettiva del «barocco»: La natura e la storia, percepite come un succedersi di tentativi di ricerca, di conati, di ritrovati, d'un'Arte o d'un Pensiero che trascendono le attuali nostre possibilità operative, o conoscitive, avviene faccino a lor volta un passo falso, o più passi falsi: che nei loro conati, vale a dire nella ricerca e nell'éuresi, abbino a incontrare la sosta o la deviazione «provvisoria» nel barocco, magari nel grottesco. Il grottesco, in tale vasta occorrenza esterna, un tal grottesco non si annida nella pravità macchinante del fegato dell'autore della Cognizione, semmai nel fegato macchinatore della universa realtà. Esso fegato ricercatore, impigl iandosi in reiterati tentativi, intrappolàtosi in reiterate impasses, e divincolàtosi poi a mala esperienza esperita, ne recede più o meno goffamente, se ne sbroglia del tutto e di nuovo tende a via libera; tende verso la infinita, nel tempo e nel nùmero, suddivisione-specializzazione-obiettivazione del molteplice. (CD 237238) Plaidoyer allestito per motivare le radici profonde e ineluttabili di uno stile, come ad addebitarne la matrice in una complicità obbligata col proprio oggetto, ma nel contempo potente accentuazione delle risonanze sistemiche della «cognizione dell'errore». Come l'approccio all'invenzione intellettuale escludeva l'enfasi per gli episo130
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