tafora condensa parecchi messaggi - e su ciò sono d'accordo gli autori delle numerose e differenti teorie-, parecchie idee e rappresentazioni. Anche se non esistesse che questa testimonianza essenziale che è la metafora (lessicale e grammaticale) occorrerebbe riconsiderare la tesi della ideazione lineare. In tutte le società che conosciamo la comunicazione verbale è accompagnata costantemente da forme di comunicazione non concettuali: corporee, gestuali, mimetiche. Ritengo che siamo in grado di avanzare la tesi della multilinearità della ideazione, che si riflette in una comunicazione multilineare, verbale e non verbale. Ma già all'interno della comunicazione verbale siamo in presenza di una multilinearità. I messaggi prosodici, i gesti articolatori, differenziano continuamente il messaggio concettuale primario trasmesso mediante segni a composizione segmentale (monemi composti da fonemi). Questi tre modi di comunicazione simultanea rappresentano tappe diversificate della evoluzione della comunicazione. La rivoluzione del linguaggio poetico nell'opera di Stéphane Mallarmé consiste innanzitutto nella «esplosione della linearità sintattica» (Julia Kristeva 1974). Questa esplosione viene prodotta dalla polivalenza dei rapporti tra gli elementi della frase, dalle «possibilità multiple» che vengono offerte, come pure dalle «soppressioni non recuperabili» (ivi), da una specie di «sovragrammaticalità» (ivi), della quale la tipografia di «Un coup de dés» non è che il riflesso ottico (ivi). Si potrebbe scorgere in questa operazione che rende ambiguo il testo in modo artificiale un ritorno artistico all'ambiguità originaria, in maniera simile al processo dei giochi di parola che creano i lapsus espressivi, o a quello metaforico che reinstaura l'ideazione preconcettuale ai fini di una più concreta espressione di ciò che è stato già espresso e di cogliere quanto ancora sfugge all'analisi concettuale. 112
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==