Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

po nel quale fummo felici...cerco or<;1- se la felicità si trova nella memoria. Noi non l'ameremmo se non la conosces- • 6 simo» . Perchè, se qui si trova, ci fu un tempo nel quale fumo felici. Provammo dunque, secondo Agostino, la beatitudine: la coincidenza dell'essere con il vivere; assaggiammo la felicità e quindi l'unione con Dio, nel quale soltanto l'essere e il vivere coincidono. «Dove, perciò, e quando ho io provato la felicità per ricordarmene, amarla e desiderarla? Nè sono io solo, nè sono pochi coloro che vogliono essere felici; tutti, assolutamente tutti lo vogliono - che se la conoscenza della felicità non fosse sicura, non la vorremmo con una volontà tanto ferma... · Perchè si tratta di una cosa che nessuno può dire di non aver provata, per questo la si trova nella memoria e la si riconosce quando si sente nominare la felicità»7 • «Ma, o Signore, in qual punto della memoria tu stai? Dove abiti? Quali dimore ti sei edificato?...». «Tu mi hai chiamato, hai gridato, hai vinto la mia sordità. Tu hai balenato, hai brillato, dissipato la mia cecità. Hai sparso il tuo profumo, io l'ho respirato e ora a te anelo. Ti ho gustato e ora ho fame e sete. Mi hai toccato e ardo dal desiderio della pace tua»". Con questa resa fidente Agostino termina uno dei momentio più alti, più belli e sconvolgenti delle Confessioni. Rassegnato a non poter andar oltre e insieme certo di non 285

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