Ariel e Calibano, per ritirarsi nel suo ducato, dove non sembra voler esercitare un'egemonia monarchica più di quanto non avesse fatto precedentemente: se prima aveva privilegiato gli amati studi, strumento della sua autoeducazione, tornando non rivela programmi simbolici diversi. Immagini di riposo e di accettazione del tempo-trasformazione sembrano dominare i suoi pensieri39 dopo aver realizzato il matrimonio di successione di Miranda e Ferdinando: un evento vissuto come culmine e giusto accadere, kairos, riconciliazione con il divenire e apertura su una nuova storia «rieducata». Alla regalità monarchica diurna non è rimasto alcuno spazio simbolico. Nel kairos di Pospero si riversano la readiness di Amleto come la ripeness di Edgar, · e la lezione appresa da Lear si è trasformata in autoeducazione del padre nel nome dei figli40 • Ma nella vicenda di Prospero confluisce anche la comica regia utopica di Oberon e Puck: nella Tempest il tono non è clownesco, ma nel suo quadro utopico, memore del mito platonico del re-filosofo, non mancano accenti comici, movenze umoristiche simbolicamente e ideologicamente rilevanti, prodotte dall'oscillazione ritmica di una pluridiscorsività41 capace di tratti parodici. Quando Prospero si accinge a narrare a Miranda l'antefatto milanese e regale della loro vicenda, di cui la figlia allora bambina non può ricordarsi, egli insistentemente chiede attenzione, temendo che lei si distragga o si addormenti; suggerisce ilarità anche l'eccesso di gioia di Prospero - non improntata a dignità nobiliare quanto-a immediatezza popolana - di fronte al rapido innamoramento dei due giovani, che egli rivela_ in un aside, ma dissimula con falsa ira nei confronti di Ferdinando. E anche gli eccessi verbali, i ripetuti scatti d'ira contro Calibano per la sua supposta ineducabilità, intaccano la sua dignità monarchica, manifestando un astio incapace di incutere vero timore: ma questa esibita conflittualità si dissolve con il perdono di Prospero e la resipiscenza di Calibano, pentito della sua ridicola congiura con Stefano e Trinculo. Sensibile alla musica, alla bellezza, capace di amore ( I, 2), 233
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