naturali. L'amore preferenziale, naturale, di Ferdinando e Miranda si oppone, come già quello delle coppie ateniesi del Dream, al matrimonio sociale, qui non più solo minacciato ma già avvenuto per Claribel, sorella di Ferdinando, dal padre data in sposa al re di Tunisi. Di tale evento, occasione del naufragio di Ferdinando sull'isola, The Tempest è la correzione e inversione37 , come lo è, attraverso la magia di Prospero, delle congiure di corte proprie dell'antefatto, ma ripetute anche sull'isola alla prima occasione. Come Teseo anche il principe della Tempest, Ferdinando, esprime una duplice opzione. Accettando la caduta nella servitù per amore, egli sceglie un regime simbolico alternativo ai valori diurni della regalità, della spada che all'inizio aveva levato contro Prospero, dei suoi diritti dinastici e gerarch ici. Nella sua scelta, ben più radicale, subentrano i valori androgini dell'armonia della coppia, della ciclicità agraria, della musica che caratterizza l'isola di Prospero, sigla simbolica dell'ultima opera di Shakespeare. All'inattesa generosità democratica di Teseo, così curiosamente eccentrica agli occhi di Ippolita, subentra nella Tempest la sorpresa di un principe capace di opporre al trono l'immagine di illuminismo rurale del masque. Ml:!- l'antimonarchismo della Tempest - per ovvie circostanze non gridato, ma sottilmente iterato - va ben oltre questo pur significativo quadro di gusto arcadico. Le parole che Gonzalo cita dalla traduzione inglese del Florio dei saggi di Montaigne rovesciano esplicitamente le strutture dell'autorità monarchica. Come rilevano irridendo Antonio e Sebastian, il discorso di Gonzalo equivale ad un'abiura: «Se fossi re dell'isola, non sarei re» afferma tra le righe il Consigliere del re di Napoli, descrivendo l'abolizione di .gerarchie, costrizioni, eserciti, leggi, lavoro, ecc. nello stato ideale che sta sognando, basato sull'assenza di bisogni in un'isola che permetta la sopravvivenza senza necessità di organizzazione produttiva38 • La stessa abiura viene ripetuta da Prospero, che infine volontariamente rinuncia alla sua potenza di mago e libera 232
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==