Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

Ma, come Mateo, il terapetua sprofonda troppo nei buchi neri o rimbalza contro gli spazi vuoti; così si sgomenta dei «grandissimi occhi sbarrati che l'anoressica gli volge contro», o dei lunghi, esasperanti silenzi deserti che gli oppone ad ogni seduta. Ma il gioco curativo è già facile, basta riuscire a ridurre quei «buchi» all'espressione di occhi, quegli«spazi» bianchi alle dimensioni di un viso... Rendere riconoscibile il pezzo, macchiare la carta, fecondare il corpo; due grandi gocce nere sul«désir blanc». Riterritorializzare l'entità, il rizoma crescente. Perché infatti vi è un farsi rizoma di Conchita, come pure un divenire topografico dell'anoressica. La castità di entrambe non è che un modo per operare dei tagli sulle zone del corpo e un moltiplicare quest'ultimo in modo molecolare. Apothéose de virginité: dovrebbe esserci ogni volta ancora un po' di pudore da poter perdere; si tratta infatti di doppiare questo pudore o questo rifiuto, divenire anoressico di Conchita, fare-Concha di ogni anoressica. Concha, jeune fille anorexique: «La notte, sputavo tra il letto e il muro, dopo ogni tuo bacio...». Rita, amante impassibile:«se qualcuno mi mostrava un interesse un poco più vivo, io mi mettevo a civettare con gli altri, lo disgustavo...». Divenire rizoma di entrambe, funzione dell'anomalo, sempre alla frontiera, al margine di una banda o molteplicità. Il rifiuto dell'amplesso diventa così anche rifiuto finale della spermatogenesi, della riproduzione antropomorfa che riconduce sempre alla replica della«persona», riemergere di un'altra voltità. Rifiuto cioè della nascita di un riconoscibile, della normalizzazione. L'opposizione alla riproduzione non passa semplicemente attraverso la negazione della fecondazione (come vorrebbe far credere la Palazzoli), ma nel trasformarsi di questa negazione in un farsi a pezzi, che è poi il presupposto dell'endogenesi, riproduzione mediante scissione. 203

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==