la na : scita contemporanea, dal parto della ragione positivist:i:ca, del borghese e del folle (Dorner). È possibile individuare in questo processo dei paradossi, tra le antinomie su cui è costruita la cultura positivistica si sono configurati dei ter.ritori intermedi tra ragione e antiragione, .t ra sanità e follia, tra civiltà e barbarie. Uno di questi territori paradossali viene minuziosamente disvelato 1 in questa lettura del « meraviglioso» vento che trascinò, attraverso J'Italia ottocentesca, la teoria mesmeriana del magnetismo animale. Ripercorrendo i ,suoi spostamenti dal chiuso del gabinetto magnetico alla pubblica esibizione nel palcoscen: ko dei teatri e dei tribunali, incontreriemmo il prodotto originale di una nascente cultura borghese, portatore di quelle contraddizioni che la razionali:tà meocanicistica ha coltivato rnel proprio seno. È possibile inoltrarsi in queste pagine seguendo il filo, non esplicito ma reperibile, dello ,sguardo. Filo che parte idall'« occhio della mente» della sonnambula capace di penetrare l'opacità del corpo. Sede dell'ambizione irrealizzabile daJI'-« occhio clinico», la percezione interna degli organi, l'occhio della sonnambula , ripropone quello sguardo che aveva consentito di·avv : idnare la « verità del cadavere», cancellando così il bisogno di adeguamento tra ,il visj:bile e l'enunciabile, premessa fondatrice della clinica medica. Erede di questa ambizione, l'« occhio lucido» della veggente, dell'indovina, è di scena nei teatri dove, tra credulità e mcredulità del pubblico, sri esibisce in esperimenti « fisio'1ogici e psicoJogici». Verrà ulteriormente sostituito dall'« occhio della scienza» che si propone di restituire il fenomeno magnetico ai luoghi del sapere costituito. Il resoconto delle sedute di Elisabetta, che apre que ,sto percorso nei territori della teoria del fluido magnetico, sedute che si snodano tra domande (,dei medici) e risposte (di Elisabetta), evidenzia, nel momento stesso 266
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