zalo, eppure senza senso, perché il contrario di quanto avrebbe voluto dire. Dove il discorso Tesiste al senso, lì è il luogo dell'immagine -il battello, il pontile -, e al tempo stesso dell'anticipazione, nell'economia del testo. Ma aocade che questa prolessi («scannerò te e loro») sia in fondo anticipazione di nulla, peI'ché nel seguito del testo lo stesso matricidio è negato, nessun soggetto è detto artefice di quanto accade. Qui il genere di «giallo», indicato dn copertina, interpretante redazionale ,del libro che :si tooca, si rigira, si sfoglia, infine si decide di comprare e leggere, incontra il suo limite e la sua ,conferma. Giallo all'ennesima pote nza, e però senza soggetto, ,senza irispetto per la fabula. Prima di ,andare a dormi 1 1.1e, la madre compie un'ossessiva ,liturgia, un cerimoniale magico, che consiste nell'aocatastare dietro porte e finestre una quantità disordinata ,di ,suppellettili inutili per ,difendersi dai ladri, per «sentirli» almeno (.lei, ,sorda) se tentassero ,di entrare. Qualcosa, nel1a casa, è accaduto. L'orrida folla vi si riversa dentm, in una gran confusione di nomi e ,di apparnn2Je: «[ ...] ,entrarono nel ,giardino della ·casa in diversi, e anche la Peppa, che richiamata di strada s'era abbigliata in fretta e furia e molto sommariamente, come fosse inveoe la Beppina, la pescivendola» 46 • La folla chiama la madre 'e il figlio, premettendo ai nomi pmpri l'appellativo di sefiora, ,sefior. Ma la nominazione urlata della folla è differente da quella silenziosa della· mad!'e: qui è il nome di «signori», dell'ordine gerarx:hico ·e sociale, che sta però per essere sfidato da quello simbolico. L'orrore presentito daJla folla per ciò che si annuncia terribilmente sta per sconvolgere infatti le dist1 anze sociali, sta per confondere i corpi, 253
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