tore (artista grafico), ma prevalentemente poeta; e il nostro compito dovrebbe essere di dimostrare la conversione di questo suo talento. A chi conosce la vita di Goethe, dalla descrizione fattane dallo stesso poeta, devo ricordare solo alcuni tratti appariscenti del suo erotismo orale; si pensi alla disfagia ipocondriaca, al piacere del bere, alla paura per le conseguenze del bacio (imprecazione di umi francese gelosa), all'autoimposto divieto di baciare, al piacere di leggere in pubblico e declamare egli stesso ciò che aveva scritto. Il complesso profetico si manifesta nella stupefacente attitudine profetica del nonno (che Goethe non vuole ammettere di avere ereditata) e anche nei suoi presentimenti (il caso dopo il commiato da Friederike, è una dimostrazione della sua capacità di presagire, della sua convinzione che tutto ritorna e va su e giù); i desideri stessi devono essere presentimenti delle sue capacità. Per quanto riguarda, il complesso di morte: abbandona per così dire al culmine del suo amore le donne amate. « È una sensazione assai piacevole, quella che si prova quando una nuova passione inizia ad agitarsi in noi prima ancora che si sia spenta l'antica fiamma. È come quando al tramonto si guarda volentieri salire la luna dal lato opposto a quello in cui il sole cala, e ci si rallegra del doppio splendore dei due astri celesti» (tredicesimo libro); nel1'amica von Klettenberg si è scelto esplicitamente una morente: « Guarda, come lotta sopra l'onda della vita» (quindicesimo libro); dopo la rottura con Liii gli stessi luoghi della città « fecero, a fatica, che i due, ancora innamorati, e miracolosamente sospinti l'un verso l'altro, non si toccassero. Era una maledetta situazione, che si rendeva in un certo qual modo simile all'Ade, allo stare insieme di quei defunti felici-infelici» (diciannovesimo libro). Il fatto straordinario di questi complessi è che possiamo ricondurli a una comune origine: le sorelle di 160
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