Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983
stesso in cui interroga risolutamente la lingua. Come se con l'iscrizione di quella parola e di quanto in essa è implicito, Artaud inventasse un mezzo per far vacillare il «vecchio quadro» - quello dove accadono gli eventi quotidiani -, di scardinarne le fondamenta, di interrogarne gli effetti nella lingua mediante la lingua stessa. Vi vedo il primo passo di un grande rivolgimento che, appoggian dosi alla pratica della traduzione - Lewis Carroll, per primo e poi Edgar Poe - scopre la dimensione religiosa come ciò che costituisce il cuore stesso dell'attività poe tica: la prima traccia di una scrittura che vuole compiersi a ricordo delle sue fonti, sotto il segno di un'ascendenza di un altro tempo, l'apertura della temporalità all'imittua le. Quell'istante in cui l'orizzonte si slarga lasciandosi alle spalle i limiti del visibile, modificando i contorni del ma nifesto: quel punto di sospensione in cui la lingua si scopre, quando si sa abitata da quell'impossibile al quale la poesia è legata, quel desiderio, del quale non potrà mai venire a capo, di colmare l'abisso del non-detto. Le lettere del momento di Rodez non ci parlano d'altro che di questO interminabile dibattersi; esse ne fanno il rac conto. Il 30 settembre 1943 Artaud scrive a Jean Paulhan: «Da dieci giorni mi sono rimesso a scrivere nella speranza e il desiderio di dar vita a tutte le osservazioni che ho fatto in questi sei anni di internamento al manicomio sui problemi che mi stanno più a cuore. E mi sono chiesto se le parole erano capaci di dire tutto quello che volevo loro far dire, e soprattutto se avevo il diritto di pensare che lo dicano veramente e di fatto. Solo Dio, in qualche parte, laggiù, dove gli esseri non hanno accesso ha potuto inventare le sillabe perfette, «inventare», voglio dire far discendere quelle sillabe dall'infinito. E l'infinito, QUAN DO CI SI PENSA è ciò che è. Dopo aver gettato queste parole per terra in ogni lingua immaginata, ciò che resta per un cervello umano è ciò che nel testo che sto seri- 99
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