Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

sull'altro - che veniva costruito e distrutto ogni sera, tanto che il muratore non lo voleva più fare e diceva - che significa che ogni sera io lo devo fare questo muro dopo di che lo buttano giù e io devo rifarlo la sera dopo... chè il brulichìo di vita che si sviluppava ai lati del nostro passaggio, i tecnici che aggiustavano lo spazio che ave­ vamo appena lasciato o preparavano lo spazio successivo cui avremmo mosso, doveva essere una meraviglia questa mappa di movimenti - con tempi perfetti - visti dall'alto. Io mi portavo alla porticina accanto al palcoscenico - la porta della mia prima entrata - e stavo davanti alla scala che saliva ripida - al palcoscenico - ed aveva gradini molto duri di cemento: mi ricordo - lei... che saliva quei gradini, nella sua natura ormai del tutto irragionevole, di carnefice-vittima invasa dal dionisiaco più sfrenato e dissoluto... salivo quegli scalini così ripidi coi ginocchi e coi gomiti, salivo gli scalini di pietra dura e mi facevano così male i ginocchi, giungevo infine sulla scena muovevo solo un po' liberamente sdrusciavo dietro il muro e lì... ecco il tavolo il solito tavolo il bianco tavolo dell'anatomia su cui mi distendevo, e mi usciva una sillabazione senza accento tonale - aa-ccendì-laa-fuuul-llgi-dà! a-ac-cend-dì­ lla-fful-gidaf-fiaccc-o-là!!... e concludevo l'itinerario della vittima (o del carnefice?) dentro il buio più totale della ragione. E, in quel momento, il muro si rompeva, e i mattoni rotolavano in platea, crollavano proprio giù in platea uno su l'altro... ed era il terremoto, l'apparizione della divinità, epifania crudele di un carnefice assoluto... stupefacente possessione dionisiaca: ma subito, era come se si alzasse un conferenziere, che si apprestava a spiegare i fatti che erano accaduti, senza rivelar altro che una forma saputa priva di sostanza. In questo gesto ironico, con questa chiusa tronca, di un giocoliere-conferenziere neppure molto convinto, si concludevano dunque le nostre baccanti: finivamo con un - e di Penteo, non mi preoccupo più... 61

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=