Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

me stessa quelle figure terrifiche mostruose, vi entravo dentro in modo impressionante, pur governandole poi pas­ so per passo, sapendo da dove partivo sapendo dove ar­ rivavo... punto interrogativo aperto sul lavoro d'attore, sulle sue certe incerte passioni. Ci si avviava alla fine, e io mi mescolavo agli spettatori, nella chiusa del coro che prelude il terzo episodio... il terremoto. Non più guida, non più neppure caposquadra, carnefice e vittima allo stesso tempo, vincitore affermato del principio dionisiaco... da esso però invaso e travolto. Eravamo noi, noi venticinque, io e loro ventiquattro, il rapporto potente che ormai si era stretto, di dipendenza somma e d'incredibile liberazione insieme: un effettivo rapporto tra uomini, nella loro dolce manchevolezza o mancanza... inverosimile occasione dell'essere presenti a quell'evento teatrale. Avevo dentro di me uno struggimen­ to quando movevo quelle cose, uno struggimento che non veniva da un senso di colpevolezza per la violenza aperta di quell'agire, io che di fronte a un dittatore - o a una vittima che è lo stesso... sono presa da una furia esaspe­ rata: no! il nodo di orrore che Euripide toccava così sa­ pientemente, mi aveva piuttosto suscitato una pietà an­ tica, a cominciare da me- menade infuriata- per giungere a quegli uomini a me intorno, alla fatica straordinaria che facevano per capire cosa siamo... commozione di un'altezza indescrivibile. Col terzo episodio, con le parole - chi è questo? chi è? da dove viene il grido / del dio della gioia, che mi richiama... ritornavamo dentro la più tranquillizzante zona del teatrino - nel suo spazio cerimo­ nia - dove nel prologo si era presentato Dioniso e dove si era poi prodotto il crollo dell'istituzione: ora, si andava a sperimentare il terremoto, in una sala quasi dilatata... le seggiole degli spettatori in fondo frontali, davanti a me un muro costruito lì sul palcoscenico, lungo tutto l'arco della scena alto ottanta o novanta centimetri o forse di più. Un muro con calce ancora morbida - un mattone 60

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