Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

illuminare me, e questa parte della stanza vuota, e una luce veniva anche dalla seconda finestra, che stava sopra gli spettatori gli sporti chiusi, uno solo leggermente aperto l'altro chiuso di modo che avevano un filo di luce anch'es­ si... e lì cominciavo - io sono venuto qui!. Era il primo shock, il primo tilt di loro, già spiazzati rispetto ad una rappresentazione frontale - normale - che ora sentivano me l'attrice dire - sono venuto - e avrebbe dovuto dire - sono venuta - essendo essa una donna... ed era chiaro che questo contribuiva a spiazzarli ulteriormente: ma pia­ no piano, mentre si sviluppava il prologo, equivalente a quello spazio introduttivo, piano piano io li sentivo venire a me sentivo che un vero rapporto si creava di attenzione di sospensione a quei tempi... tanto che sul finire della presentazione di Dioniso, quando dice - venite venite bac­ canti... appena dicevo - venite venite... e facevo solo così con la mano - venite baccanti... il gesto piccolo piccolo che nemmeno si vedeva - venite venite, al palazzo di Cadmo... loro si alzavano mi seguivano, ed era avvenuta la comunicazione prima del prologo. Uscivano, e si trovavano nel foyer, che attraversavano per raggiungere il secondo spazio... ma non ritrovavano già il luogo come era prima. Passavano attraverso una cerniera - tunnel imbuto corridoio - una cerniera di iuta ad angolo, che portava ad un'altra porta oltre la quale c'era un'altra stanza rettangolare più allungata della pri­ ma... ed era la palestra dell'orfanotrofio. L'inizio del pa­ rodo lo vedevano attraverso la porta, alcuni seduti nelle poche seggioline altri in piedi -che guardavano... io, oltre la porta, che facevo delle cose: Luca mi aveva dato alcuni oggetti (oggetti degli orfanotrofi) un letto un materasso un lenzuolo un guanciale un piatto con del pane secco... ma il primo oggetto che Luca metteva, era la posizione degli spettatori in ogni spazio. Allora vedevi loro che vedevano me che facevo un letto... ripetizione quotidiana di un'azione. Lui, mi dà que- 53

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