Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

alle memorie loro culturali, alle memorie personali di ciascuno... questioni aperte su se stessi. Ma io restavo pienamente consapevole: non c'era nien­ te di sciamanico in nessuno dei gesti, niente di esaltato in nessuna delle parole... anche se dentro, qualcosa era scattato. La parte di me viscerale, e la mia parte lucida insieme, erano lì presenti - davanti - ed erano talmente intrecciate che anche a me riusciva difficile discernerle: la mia mente - perduta in una grande passione... umana. Poiché dell'uomo parlavo, e lo amavo: mi amavo - anche nelle mie défaillances, nelle mediocrità che mi riconosce­ vo quale essere comune, e c'era una profonda delicatezza in tutto ciò... che seguivo con affanno e turbamento. E mentre mi costringevo a non abbandonare mai il percorso della scrittura, succedeva lo stesso che ciò che avevo mes­ so in moto mi portasse da un'altra parte... tanto che una sera - mi vergogno a dirlo - mi sembrava quasi di levitare sulla mia seggiolina. Processo di lucida oggettivazione da un lato e processo di assoluta soggettivazione dall'al­ tro... fare un'esperienza, ma fare davvero un'esperienza, faticosa durissima in un coinvolgimento psichico e fisico insieme: girare da una stanza all'altra, correre saltare pre­ cipitarsi sollevarsi da terra, mettere a posto tutti quegli oggetti... i piatti. Tutte cose che facevo lì ogni sera, e ora che le ridico mi viene quasi il sudore - ma come avrò fatto? non lo so! tutta quella tensione... ed era lì, nonostante tutto, che andavo a dire il culmine mistico del parodo - beato chi ha la fortuna di conoscere i misteri divini... progressivamente, tenendo psichicamente presen­ te, l'entrata di me stessa dentro quell'esperienza. E alla fine, . non avevo la pressione alterata, non avevo bisogno di calmanti come i miei amici grotowskiani: io, dopo aver compiuto quel percorso, che partiva dall'intelligenza e an­ dava _ al fondo dell'uomo, io uscivo e . tiravo giù tutte le mie antenne che durante la performance avevo ben alzate - qualcosa come quarantotto o settantamila, zzzzc!... le 51