Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

persona di Penteo: la scrittura stessa cambia profonda­ mente a partire dal suo incontro con il dio, e c'è un'altra cesura ancora più tremenda poi quando il giovane si veste da baccante e farnetica - vedo due soli, e vedo due città, e vedo due volte le sette porte di Tebe... qui, non resta più nulla di epico, qui Euripide va da un'altra parte, va a vedere queste due possibilità che è Penteo. Chi è Pen­ teo?: piano piano scoprivo che non era affatto l'uomo della ragione, come leggevo nelle mie documentazioni e ritrovavo soprattutto in Nietzsche nella sua nascita-della­ tragedia... Penteo non era Apollo - la ragione - Penteo era soltanto la ragionevolezza, il quotidiano buon senso, niente di più... la ragionevolezza. Cominciai così a sentire la mia appartenenza alle baccanti, a sentire il mio essere di uomo comune travolto da quegli antichi eventi... e mi chiesi: chi parla?, chi debbo far parlare?, da dove li debbo far parlare tutti?... dovevo stabilire in me il campo, sa­ rebbe stato lento faticoso ma la vedevo la meta, mi sem­ brava a volte irraggiungibile però la meta la vedevo. Ma dentro, non distinguevo ancora chiaramente: il vero pro­ cesso... era di assumerlo io il dionisiaco, io essere comune che prende a sua misura il senso comune... era davvero il solo modo. Così l'accesso sarebbe diventato possibile, l'accesso a quell'unità della tragedia che mi era stata as­ segnata. Bisogna riuscire a non recitarlo quel testo. Sprofonda­ vo dentro la comprensione della funzione specifica di ogni personaggio, spingendomi oltre ogni individualità... e pia­ no piano riuscivo a metterle dentro di me quelle figure, a unirle in me. Riuscivo a far mio il dionisiaco che per­ corre sotto tutto il testo, perché non stavo dentro una rappresentazione... lo spazio che avevo letto nelle baccan­ ti, si produceva ora lì in quello spazio reale, lì fra me e gli spettatori. E loro forse non avrebbero mai agito il «dionisiaco»... ma qualcosa dentro sarebbe scattato duran­ te il percorso della comunicazione, qualcosa che si riferiva so

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