Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

gersi di un viso nel pronunciare soffiare fuori parole i­ nudite, o l'arcuarsi di un corpo di una schiena di un torace nel cercare potenza e veemenza alla frase proffe­ rita... frammenti, parti sparse del corpo non identità as­ solute, incastonate e vincolate di più in più alle ferree leggi di successione delle parole... la regìa consiste, alme­ no in questi attimi di fermento del testo nei corpi degli a:ttori, nel sapere con cura intrecciare momenti molteplici, a dare l'illusione di un tessuto unitario, prima di tutto agli attori stessi. Quei corpi ora cominciano a scivolare a sparpagliarsi nello spazio a occupare a piacimento la scena, poi impareranno a incontrarsi ad affrontarsi a scon­ trarsi sbattendo l'uno contro l'altro o sfiorandosi appena o penetrandosi anche, verrebbe quasi voglia di credere che sono proprio in tutto dei personaggi... il pubblico infatti non attende più che l'occasione propizia per rico­ noscerli come tali... l'impeto loro, pulsionale, chissà se lo toccherà mai davvero! Luca Ronconi 47

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