Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

di una lampada accesa dinnanzi a un'immagine della Vergine. Char­ cot conosce la copia dell'«Ecole des Beaux Arts» che pubblica, incisa, nel suo libro d'immagini: Charcot J.M. e Richer P., Les démoniaques dans l'art, Paris 1887 (ed. it. Milano 1980, pp. 68 sgg.). 3 Circa l'intuizione di certe linee di psicologia del profondo nella poetica secentesca cfr. Ferro F.M., Le metafore dipinte da Francesco Del Cairo e le immagini oratorie dei predicatori, dei lirici e dei tragici, in «Catalogo della Mostra di F. Del Cairo», Varese 1983. 4 Trillat E., introd. a J.M. Charcot, L'hystérie, textes choisis..., Pri­ vat, Toulouse 1971: «La clinica di Charcot è essenzialmente «pictu­ rale»... l'arte contribuisce alla Scienza, e il procedimento pittorico permette al clinico di fissare una volta per tutte l'immagine dell'en­ tità morbosa il cui quadro potrà prendere posto accanto agli altri nel gran museo della nosologia. D'un tratto è risolta la questione tanto dibattuta prima di Charcot, circa la «natura» della malattia. La natura della malattia è d'essere metaforicamente un quadro (ta­ bleau)» (p. 18). 5 Jconographie photograpique de la Salpétrière, 3 voli., Paris 1876-1880. 6 Fontana A., L'ultima scena, introd. a Bourneville e Regnard, Tre storie d'isteria, Venezia, Marsilio, 1982. 7 Charcot J.M., Leçons du Mardi, op. cit., pp. 173 sgg. 8 Delasiauve, Traité de l'épilepsie, Masson, Paris 1854. L'autore annette al campo delle «nevrosi» !'«epilessia semplice» (essenziale e simpatica) (p. 37). Inoltre si preoccupa delle condizioni di osser­ vazione: «Aggiungere gli epilettici agli alienati in uno stesso reparto nuoce all'esame degli uni e degli altri. Bisogna che la divisione dei due ordini di pazienti permetta al medico, in particolare a quello incaricato degli epilettici, di concentrare tutti i suoi pensieri verso lo studio dei sintomi, dello sviluppo e della cura della loro triste affezione» (p. 18). 9 Charcot J.M. e Richer P., op. cit., ed. it., p. 15. Per il rapporto tra natura e arte nello sguardo clinico cfr. anche: Charcot J.M. e Dechambre A., De quelques marbres antiques concernant des études anatomiques, in «Gazette hebdomadaire de médicine et de chirurgie», luglio 1857. 10 Ragguagli estesi sulla storia dell'isteria si trovano in: Veith I., Hysteria, the hystory of a disease, The University of Chicago Press, 1965. 11 La pratica del «magnetismo» di Mesmer è condannata da1Ja Facoltà di Medicina di Parigi il 18 settembre 1780. Cfr. Vinchon J., Mesmer et son secret, Privat, Toulouse 1971. 12 Louyer-Villermary, Traité des maladies nerveuses ou vapeurs et particulierment de l'hystérie et de l'hypocondrie, 2 voll., Paris 1816. 13 Dubois (D'Amiens) E.F., Histoire philosophique de l'hypocon­ drie et de l'hystérie, Deville Cavellin, Paris 1833. 14 Georget E., De la physiologie du systeme nerveux et spécialment du cerveau. Recherches sur les maladies nerveuses..., Baillière, Paris 28

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=