Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

miriazione delle due strutture è, come si intuisce, minore rispetto all'ampiezza dei sistemi in cui sono inserite. L'a­ nalisi particolareggiata dei due sistemi mostra infatti altri flussi permutativi, meno organizzati: essi producono strut­ ture meno coerenti, forse le più interessanti per una teoria che suppone, in questo calcolo, una crescente imperlezio­ ne in sistemi complessi. La loro corretta trattazione sta­ tistica e interpretazione logico-permutativa trascende i li­ miti di questa breve presentazione. Proprio il fatto, però, che nel sistema anagrammatico più ricco (il · secondo di Calvino) si rintracci un flusso permutativo di grande coe­ renza e anche di straordinaria rigidità, convince della rea­ le utilità di un algoritmo logico-anagrammatico. Esso può apparire indispensabile alla mente per guidare un'infor­ mazione altrimenti troppo dispersa in un piano acustico complesso. Coadiuvando la rete grammaticale questo al­ goritmo sostituisce con i legami del prodotto permutativo, e mediante identità tra permutazioni, i legami normalmen­ te affidati alle regole sintattiche, che hanno uno scopo simile: il formarsi di flussi di pensiero stabili, convergenti su nuovi legami semantici affidati ai significanti acustici. Queste tre strutture suggeriscono quindi un'implicita conferma di una teoria anagrammatica verificabile me­ diante un algoritmo logico, quale è il prodotto permuta­ tivo. Soprattutto esse confermano, della teoria, l'ipotesi della continuità del flusso grafico: da una sequenza con­ tinua di lettere questo algoritmo estrae infatti la completa combinatoria di anagrammi, controllandone la coerenza mediante il suo specifico calcolo. Benché le tre strutture offrano una esemplificazione ridotta delle reti che l'algoritmo permutativo è presumi­ bilmente in grado di formare dal materiale combinatorio prodotto dalla mente, vi si possono evidenziare alcuni fenomeni generali. Compaiono, in modo determinante, le influenze di seg­ menti anagrammatici già capaci di attività semantica pro- 198

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