Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

mento anagrammatico TACHE, unificandoli nella memo­ ria articolatoria come R 2 • In questa struttura, come si può constatare, la rete di prodotti permutativi agisce secondo un principio di coerenza molto astratto, che può essere interpretato come connettivante il testo in un senso prevalentemente logi­ co-permutativo; solo verso la conclusione esso è ritradu­ cibile come coerenza semantica 15 • Ciò che dapprima viene concettualizzato come «si posa sopra» si amplia anagran:i­ maticamente in SOPRANO: questa implicita riconcettua­ lizzazione su una referenza acustica può, nel tema della luce assente (qua SOPRA NOn si vede nulla), sostenere grammaticalmente, per opposizione, la rete «orecchio, sen­ te, sbatte». Molto astrattamente si può pensare che il contatto fisico (si posa sopra) venga risimbolizzato come contatto dell'orecchio sul suolo. La latente opposizione TACHE-TA­ CE può mantenere questo sistema semantico implicando in TACHE (da cui l'importanza di questo anagramma con­ clusivo) la ritrasformazione nel «sentire» opposto al «ta­ cere». Se si riflette che Argia è una città che «invece d'aria ha terra», questo sistema :!lOn risulta incomprensibile: do­ mina in Argia il contatto fisico dei corpi con la terra, nel buio e presumibilmente nel silenzio. Il testo riesplicita alla fine questo contatto, ma come esterno alla città: e nel contatto con essa propone il suo ascolto, sostitutivo di un contatto dapprima solo corporeo, interno. Conclusioni Queste tre strutture hanno, con molta evidenza, una fondamentale somiglianza: esse percorrono il testo, for­ mando in esso una maglia connettivante, che appare mas­ sima nell'Infinito. Nei due testi di Calvino la sovradeter- 197

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