Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983
carburante), è questo insieme di fattori che deve aver costituito per quel tipo di organismi una fonte di grave disagio di identità/ identificazione. E questo ha pungolato i progettisti a produrre un sistema costrittivo efficiente: appunto il manual». Anceschi G., L'im magine coordinata, di prossima pubblicazione in: «Gulliver». 24 Guenon R., Simboli della scienza sacra, Milano, Adelphi, 1975, ad esempio, p. 110 e passim, p. 63 e passim. Ci sembra che il re pertorio di simboli primari nel quale hanno pescato gli istitutori delle simboliche politiche e religiose, sia prevalentemente riferibile a una base di sintesi cosmografiche. La stella di Davide, è un simbolo di intreccio, di connubio cosmico, fra «maschile» (triangolo orientato verso l'alto), e «femminile» (triangolo orientato verso il basso). A nalogamente il segno taoista dello Ying e Yang è la visualizzazione di un equilibrio cooperativo fra componenti complementari cosmi che (maschio-femmina, giorno-notte ecc.). Perfino la mezzaluna me diorientale, soprattutto nella sua versione originaria, coricata, e ac compagnata dall'astro (si badi bene: solare), è simbolo di connubio cosmico. La croce invece, come la ruota (Chakra), rimandano all'i deale centro del cosmo. Mentre svastica, sole nascente giapponese, astro solare calante (il pentagramma magrebino), sono già segni specializzati di un solo elemento. Perfino l'aquila bicipite imperiale è strutturalmente un cosmogramma ermafrodito, come è constatabile nella raffi gu razione tratta dal Tractatus quae dicitur Thomae Acqui natis de Alchimia, 1520, che vede l'aquila associata al simbolo del l'ouroboros, cioè il drago che si morde la coda, che sta per il tempo infinitivamente ciclico. (Ill. riportata in: Jung G., Psicologia e Alchi mia, Torino, Boringhieri, 1981). Cfr. Per l'impostazione di «conoscenza tradizionale» come abbia mo già indicato: Guenon R., op. cit., che può essere corretta in senso pragmatico dalla consultazione di Rabbow A., Dizionario dei simboli politici, Milano, Sugar, 1973. 25 Vedi anche: Von Franz M.L., Le temps, le fleuve, la roue, Paris, Chene, 1978, ed anche: Rowson Ph., The art of Tantra, London, Tha mes and Hudson, 1973, nonché: Clausberg K., Kosmische visionen, Koln, Dumont, 1980. Vedi anche la parte tematica: «corpi celesti» di: Neubecker O. e A., Araldica, Milano, Longanesi, 1980. 26 Anceschi G., op. cit., p. 159. 27 Dair C., Design with type, University of Toronto Press, 1967, p. 18. 28 Costa C., Le nostre posizioni, Torino, Geiger, 1972. 29 Anceschi G., (a cura di), Max Huber, progetti grafici 1936-1981, Milano, Electa, 1982, (introd. s.n.p.). 30 Bosi R., L'awentura delle monete, Faenza, Faenza ed., 1975, p. 41. 31 Miiller Brockmann J., Geschichte der Visuellen Kommunika tion, Teufen, Niggli, 1971, p. 17. 32 Bosi, R., op. cit., p. 23. 169
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