Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

E infine appunto la semplificazione tecnica che, come sta scritto in qualunque manuale progettuale, consiste da un lato _ nella costruibilità, ma in altri contesti può significare un'agevole calligrafabilità. Come è chiaro si tratta qui del piano fabbricativo, i cui limiti massimi, o in generale, sono dati dal livello tecnologico della cultura in atto, ma anche, brutalmente, dai vincoli della situazione esecutiva data. Giovanni Anceschi NOTE 1 Anceschi G., Monogrammi e figure, Firenze, La casa Usher, 1981 pp. 85-86, 2 Maldonato T., Introduction in Ricci F.M., Ferrari C., (a cura di), Top Symbols and Trademarks of the World, Annual 77, Milano, Decopress, 1977, tr. itaL, in: «Rassegna», n. 5 (aprile), 1982. 3 Kuwayama K., Trademarks & Symbols, voL 1, New York, Van Nostrand-Reinold, 1973, p. 6-7. 4 Cassirer E., Filosofia delle forme simboliche, (trad. E. Arnaud), voL 1, Firenze, 1964. 5 Trevi M., Il simbolo trasformatore, introduz. a Moreno M., La dimensione simbolica, Padova, Marsilio, 1973, pp. 7-8. 6 Maldonado T., Kommunikation und semiotik, in: «Ulm», 5 (juli), 1959; trad. it. in: Avanguardia e razionalità, Torino, Einaudi, 1974, p. 71. 7 Anceschi G., op. cit., p. 88. 8 «L'iconologia è la disciplina che studia le fi gu razioni simbolico allegoriche usate tradizionalmente. Tale procedimento traslativo dal­ l'astratto pensato al concreto raffigurato riguarda concezioni, idee, sentimenti, stati d'animo, situazioni psichiche, condizioni, attività, istituzioni, corpi celesti, elementi e fenomeni naturali cui si dia par­ venza di persona fisica» [corsivo nostro] Plessi G., Introduzione in: Cecchini N., Dizionario sinottico di iconologia Bologna, Patron, 1976, p. IX. E vedi ad esempio il magistrale studio sul cupido cieco di Panovsky E., Studi di iconologia, Torino, Ei_naudi, 1975. pp. 135 e passim. La pista iconologica si era aperta sulle indicazioni del bel catalogo sulla Vanitas di A. Veca, Bergamo, Lorenzelli, 1982. 167

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