Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

o il pezzo di metallo al quale il conio attribuisce il ruolo di moneta: pare che questa fosse l'origine del mito di Creso 30 • La apposizione del marchio dichiara l'elemento mar­ chiato appartenente ad un insieme. Lo distingue contras­ segnandolo ma lo uniforma, lo apparenta a tanti altri oggetti analoghi ma anche molto diversi. Ed il contrassegnare si specializza nell'esercit _ are un ventaglio di funzioni: esprime possesso, dopo aver mate­ rializzato un'appropriazione: dalle prime marchiature di bestiame di cui si sa, in Egitto 31 , agli ex-libris, dalla de­ limitazione dei confini (marca era addirittura detta nel medioevo l'intero feudo di confine, e marchesi i suoi si­ gnori) al monogramma delle varie Aziende Trasporti Mu­ nicipali. E con il sigillo il contrassegno conclude, rende ermetico un testo o un messaggio, come un recipiente o uno spazio: dai sigilli sumeri 32 a quello di Costantino imperatore 33 a quelli nobiliari di ceralacca, l'integrità del­ la cui impronta sta a testimoniare definitivamente una assenza di interventi apocrifi 34 , ai sigilli legali. Il contrassegno prende anche la forma di quel marchio logogrammatico a riproducibilità elastica che è la firma: (dal monogramma di Carlomagno, allo sgorbio perentorio di Napoleone 35 , alla firma di Picasso o Chagall 36 che attribuisce valore al prodotto a cui è apposta, a quella dello stilista di grido sul foulard, la quale ormai riprodotta tecnicamente confluisce tranquillamente nel marchio di fabbrica 37 • E firma comunque, vuol dire morfologia cal­ ligrafica consolidata, e signature indica proprio contras­ segnare, e Unterschrift indica il sottoscrivere, dichiarando quindi autentico, ma anche che si aderisce a ciò che è scritto. Il contrassegno può anche garantire: la provenienza (l'origine controllata, come il pittogramma del galletto ne­ ro del Chianti), o il materiale (il marchio di qualità come il gomitolo della lana vergine). Entrambe queste ultime 164

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